La finta luce in fondo al tunnel

Letta, continua a rassicurare "il gregge italiano", dicendo che la crisi è ormai passata ed ora inizia la ripresa. Ma l'Istat però riporta i primi dati riguardo al PIL. Nel secondo trimestre 2013 è diminuito dello 0,2% sul trimestre precedente e del 2% sul secondo trimestre 2012. Il secondo trimestre risulta così l'ottavo trimestre consecutivo nel quale l'economia italiana è risultata in contrazione. I settori che soffrono la crisi, secondo l'Istat, sono: industria, servizi e agricoltura, che viceversa nei trimestri precedenti aveva retto. E la disoccupazione? Complessivamente, nei primi sei mesi 2013, sono state presentate 829.682 domande di disoccupazione e mobilità, con un aumento del 20% rispetto alle 691.617 domande presentate nel corrispondente periodo del 2012. Sono dei dati che lasciano intendere in quale situazione si trova l'Italia, cioè in completa regressione, dove i governi non ci informano della reale situazione, ma al contrario continuano a raccontarci che la crisi è finita. Basti pensare che nelle ultime uscite del Governo si parlava dell'agricoltura, che essendo un settore che ancora non aveva conosciuto crisi, sarebbe stato il punto su cui investire e ripartire. Ma adesso che anche l'agricoltura cade a picco, anche a causa dei campi agricoli usati non come terre da coltivare, ma come spazi per impianti eolici e solari, quale sarà il settore su cui il Governo pensa di darci speranze per uscire dalla crisi? Il Made in Italy? No, caro Letta, quello è ormai un marchio spolpato, che sta perdendo il suo prestigio per le enormi speculazioni fatte su di esso, e la poca salvaguardia avuta per i nostri prodotti, dando il marchio a chiunque. Sarebbe ora che il popolo italiano si svegli, non dando più il proprio voto a certa gente, ma votando chi davvero il cambiamento abbia interesse ad attuarlo.


Cristian Panarelli