14 ottobre 2013

I cervelli canosini che emigrano


E’ iniziata la stagione universitaria e, come ogni anno, giovani canosini meritevoli se ne vanno per iniziare questa avventura che gli porterà ad essere, nel giro di pochi anni, laureati.
Chissà perché la maggior parte dei canosini scelgono università del centro-nord, a discapito delle università di Bari e Foggia; da un personale sondaggio (sono uno studente universitario del primo anno a Bari e frequento CTF) ho riscontrato che molti pensano che queste università siano peggiori, sia nell’organizzazione, sia nei collegamenti, che nell’insegnamento che ti offrono.
Da una parte hanno ragione: i collegamenti per Bari sono a dir poco scarsi: 2 pulman diretti la mattina (uno alle 6.45 e l’altro alle 8.00) e l’ultimo pulman di ritorno alle 13.45. 
Se un ragazzo ha lezione il pomeriggio non gli resta che affidarsi al treno: prendere la linea Bari-Barletta (ben collegata) e aspettare ore a Barletta per una coincidenza per Canosa.
Il giovane universitario canosino arriva a Canosa stanco e stressato dal viaggio, per non parlare del pulman diretto a bari il lunedì mattina; sei fortunato se trovi il posto sennò devi farti 1 ora e passa di viaggio in piedi e senza molta sicurezza.
Riguardo però l’insegnamento devo dire che i professori sono molto competenti; certo si può sempre migliorare ma tutto sommato l’università è buona, si respira un’aria diversa e non mi posso lamentare più di tanto.
Penso che un giovane canosino non dovrebbe escludere a priori queste università, ma rispetto la scelta di andare via dal sud.
La rispetto e la comprendo ma non la giustifico: penso che a questo paese, comunque sia, dobbiamo essere riconoscenti, parlo sia di Canosa che dell’Italia; dobbiamo ricordarci che ha puntato su di noi, che ci ha dato la possibilità di studiare per 15 anni nel complesso gratis; penso che non dovremmo scordarci mai che hanno pagato per farci studiare.
Non sono qui a commentare se abbiano pagato la nostra istruzione poco, sono qui a dirvi che comunque sia qualcosa, qualcosa ce l’hanno data; e ora noi dobbiamo far vedere che hanno scommesso giusto puntando su di noi.
Il mio appello è rivolto a noi, giovani canosini universitari, cerchiamo con tutte le nostre forze di resistere alla tentazione di emigrare, non solo quando si sceglie l’università, ma soprattutto dopo, quando si tenta di cercare un lavoro che nel nostro paese, regione, nazione, scarseggia.
Cerchiamo con il nostro cervello di migliorare la situazione, cerchiamo di dare una soluzione a quello che ci stà capitando, vi chiedo di dedicare 10 minuti al giorno per riflettere su come uscire da questa crisi, noi attivisti del M5S siamo sempre disponibili a discutere con voi di una proposta, rifessione, o solo a scambiare qualche parola.
Commentate (lo si può fare anche in modo anonimo), confrontiamoci.
Attiviamoci tutti, l’Italia è nostra, a partire dai giovani; vi aspettiamo numerosi alle nostre riunioni.





Davide Mancino

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