19 luglio 2013

Se Borsellino fosse ancora vivo….


Era il 19 Luglio di 21 anni fa quando veniva brutalmente ucciso l’uomo simbolo , insieme a Giovanni Falcone , della lotta alla mafia . Paolo Borsellino fu ucciso 57 giorni dopo Falcone , altro uomo simbolo della lotta a “Cosa nostra”. Nel periodo immediatamente successivo alla morte dell’amico Falcone, Paolo lavorava freneticamente , giorno e notte , per cercare di raccogliere gli ultimi elementi utili per svelare la trattativa tra gli “uomini di stato” e “cosa nostra” . E’ agli occhi di tutti che il governo allora in carica aboliva il carcere duro ai mafiosi (art. 41 bis) come sono agli occhi di tutti le dichiarazioni dei pentiti mafiosi che spiegano tali rapporti ai quali il magistrato palermitano avrebbe creato un ostacolo e motivo per il quale sarebbe stato poi assassinato . E’ inoltre agli occhi di tutti come la gente manifestante nel ’92 gridava a squarcia gola “FUORI LA MAFIA DALLO STATO” e come le loro urla si siano perse ,purtroppo , inutilmente per strada .

Oggi , 21 anni dopo , se Borsellino fosse ancora vivo avrebbe notato che poco è cambiato da allora . Veramente poco , perché mafia non vuol dire semplicemente organizzazione mafiosa in senso stretto….mafia sono oggi i grandi appalti, le grandi opera pubbliche , l’impossibilità di essere in contatto diretto con le istituzioni e di non sentirsi di fatto minimamente tutelati da uno stato la quale costituzione recita “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” ed ancora ”La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti… “ . Se Paolo fosse ancora vivo avrebbe toccato con mano il degrado totale della classe dirigente , spesso comprata per 30 denari , e senza più alcun minimo di idee politiche concretamente applicate per il popolo .Tutto questo lo dimostrano quotidianamente e , soprattutto , l’hanno dimostrato oggi…Nessun rappresentante della vecchia politica si è minimamente degnato di ricordare l’accaduto con fatti concreti e senza le solite parole che vengono spazzate via da una semplice folata di vento .Con la sua uccisione è morto uno degli ultimi argini ad un dissesto nazionale annunciato sin dall’epoca . Purtroppo lo stesso magistrato , alla luce degli odierni avvenimenti si sbagliò in buona fede credendo nell’onestà di una parte dello stato che avrebbe potuto far apprezzare il lavoro dallo stesso compiuto e riassunto nella agenda rossa . Borsellino già nel ’92 era molto avanti, forse troppo per la società italiana .  Se Borsellino fosse ancora vivo avrebbe sicuramente contribuito alla creazione di una società più equa e giusta , oltre che onesta fino in fondo . Non a caso lo stesso Paolo dichiarò : “Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri.” Ed ancora “Devo fare in fretta, perché adesso tocca a me. Noi tutti lo ricorderemo per le sue eroiche gesta e per le sue frasi efficaci . Grazie per tutto quello che hai fatto per noi , pur non meritandolo .

 « Chi ha paura muore ogni giorno, chi invece non ha paura muore una volta sola »
« Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo. »

(Paolo Borsellino)


Articolo di Sabino Fugetto
 

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